Ciao, bentornata, come stai?

Sono felice perche' il mio lavoro e' bello, stimolante, gia' mi diverto. 
Sono felice perche' il mio team e' favoloso, persone note e facce nuove. Una faccia nuova e' di una giovane ragazza dal sorriso radioso, un gran cervello e la lingua tagliente, caustica al punto giusto, gia' la adoro.
Ho svuotato lo scatolone, sistemato la scrivania, il telefono, inaugurato un nuovo quaderno con una nuova penna. Per ora e' tutto in ordine, vediamo quanto resiste.
Sono triste perche' mi sembra di aver lasciato a casa una parte di me, un pezzo di cervello, un pezzo di braccio, uno di stomaco... Sono triste perche', quando sono al lavoro, un pezzo di me e' lontano 40 km.

Ieri sera mi sono fatta una camomilla, mi sono seduta a fianco al suo lettino, mentre dormiva, aspettando che gli occhi si abituassero al buio, per poterlo spiare, gli occhi non si sono abituati e io ho pianto ascoltandolo respirare.

2 commenti:

Tartamaca ha detto...

Che bello sentire un nodo che si scioglie in gola davanti a un bambino...struggimento, amore infinito e orgoglio traboccante. Felicità, tristezza...messe sulla bilancia fortunatamente non pesano uguale. Sta a noi buttare qualche piuma sul piatto giusto! Bentornata a un lavoro che evidentemente ami...e bentornata a casa al lavoro più faticoso...

Ada ha detto...

Orsù Asile! Pensa che sarai una mamma migliore, se sarai anche una donna soddisfatta. Un lavoro che ti diverte... che bell'esempio per il tuo bambino!

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