Leggere

Ultimamente ho letto molto, me li segno (prima o poi mi faro' uno scaffale su Anobii ma inserire il pregresso al momento mi spaventa un po'!):

Senza Veli, Chuck Palahniuk **
non mi e' piaciuto quanto gli altri...










Il Corpo ed il Sangue di Eymerich, Valerio Evangelisti *****
bellissimo, atmosfere sempre coinvolgenti












Non avevo capito niente, Diego De Silva ****
ho preferito "Mia suocera beve" ma forse perche' l'ho letto per primo, non so, di sicuro so che adoro Malinconico.










Tutto quello che le mamme non dicono, Chiara Cecilia Santamaria ****
dopo aver letto il libro volevo chiudere il blog, diciamo che e' gia' stato detto tutto?! Fantastico libro per mamme e non, leggero al punto giusto, ironico al punto giusto, insomma... il giusto.









Tutti i figli di Dio danzano, Murakami Haruki ***
racconti surreali al punto giusto.











Kafka sulla spiaggia, Murakami Haruki *****
il mio libro preferito del momento. Appena avro' il comodino vuoto penso che lo rileggero'.










Norwegian Wood, Murakami Haruki ****
come dice un mio amico Murakami e' un poeta, non aggiungerei altro.

il mondo e' bello perche' e' vario, ma non troppo

Quando dico che Cruscotto e' al mare, a 400 km di distanza, con i nonni, le reazioni sono sempre le stesse, le ho catalogate:
padre: "quindi lo hai abbandonato, non ti senti in colpa?"
madre di bimbo sotto i tre anni: "ma come fai? io non ce la farei mai"
madre di bimbo sopra i tre anni: "beato lui"
DINK o single: "e vabbe', usciamo domani sera?"

ovviamente il Rinci ed io abbiamo reclutato tutti gli amici dell'ultima categoria e abbiamo pianificato aperitivi, cene, teatro e concerti per quasi tutte le sere delle prossime tre settimane.

Ciao, bentornata, come stai?

Sono felice perche' il mio lavoro e' bello, stimolante, gia' mi diverto. 
Sono felice perche' il mio team e' favoloso, persone note e facce nuove. Una faccia nuova e' di una giovane ragazza dal sorriso radioso, un gran cervello e la lingua tagliente, caustica al punto giusto, gia' la adoro.
Ho svuotato lo scatolone, sistemato la scrivania, il telefono, inaugurato un nuovo quaderno con una nuova penna. Per ora e' tutto in ordine, vediamo quanto resiste.
Sono triste perche' mi sembra di aver lasciato a casa una parte di me, un pezzo di cervello, un pezzo di braccio, uno di stomaco... Sono triste perche', quando sono al lavoro, un pezzo di me e' lontano 40 km.

Ieri sera mi sono fatta una camomilla, mi sono seduta a fianco al suo lettino, mentre dormiva, aspettando che gli occhi si abituassero al buio, per poterlo spiare, gli occhi non si sono abituati e io ho pianto ascoltandolo respirare.

Secondo voi?

Domani ricomincio a lavorare, dopo 11 mesi, devo lasciare Cruscotto, con mia suocera, che stara' da noi una settimana... il mio umore secondo voi? Ecco.

Mare, mare, mare...

Siamo in campeggio ormai da due settimane, Cruscotto si e' ambientato benissimo e a me manca il Rinci, tanto. 
In queste due settimane, ho fatto tutto e niente, ho corso tanto, ho giocato con il mio piccolo, l'ho lasciato coi nonni andandomene in spiaggia il piu' possibile da sola, mi sono scottata i piedi - solo i piedi - con la protezione 30 (trenta), ho fatto tante foto e letto tanto, da Wired a Murakami. [Adoro Murakami, ma di questo parlero' un'altra volta.]
E lunedi' ricomincio a lavorare... non mi sembra vero. So gia' che rientrero' in un team diverso ma con alcune persone che conosco - tra cui il capo, sono emozionata, un po' primo giorno di scuola, un po' ritorno tra amici, non pensavo sarei stata cosi' piacevolmente tesa e, come si direbbe in teatro, ... Merda. Merda. Merda.

Lettera #1

Caro Ranocchio, questa e' la prima lettera che ti scrivo qui sul blog, la scrivo oggi perche' e' un giorno importante.
Oggi e' l'ultimo giorno di "noi", noi due da soli insieme.
Da domani saremo al mare coi nonni - e senza il babbo - e poi starai al mare un po' con i nonni, senza mamma e papa', perche' devo ricominciare a lavorare. Abbiamo pensato che sia meglio per te stare al mare coi nonni che all'asilo in pianura dove fa caldo e ci sono le zanzare; ci aspettano due mesi diversi e che, forse, saranno un po' difficili, di sicuro per la mamma che ancora non lo sa se ce la fa a stare lontano da te. Ma poi arriva Agosto e staremo insieme, io, te ed il babbo, e facciamo la famigliola felice come facciamo ora con i balli a tre, in cui tu stai stretto in mezzo fra noi, e i bacetti stereo, babbo su una guancia ed io sull'altra, a ripetizione.
Sono gia' passati nove mesi, nove mesi in cui abbiamo riso e abbiamo pianto, a volte insieme, a volte tu piangevi ed io cercavo di farti ridere ridendo, o cantando. Io piango anche ora, mentre scrivo, perche' e' davvero difficile chiudere un capitolo cosi' bello, e poi tu lo sai che la mamma si commuove sempre, no?
Sono stati nove mesi meravigliosi ed indimenticabili, nove mesi di te e di me, di biberon, pappe e pannolini, di occhi negli occhi, di stare abbracciati, di bacetti sulla pancia, morsini sui piedi e risate di pancia.
I singoli giorni di questi nove mesi svaniranno dalla nostra memoria, tua e mio, ma non dai nostri cuori, di sicuro non dal mio.
Adesso stai dormendo, starei tutto il tempo a guardarti mentre dormi, da quando eri piccolo piccolo, mi piace guardarti dormire, sei un bambino meraviglioso e la tua mamma e' davvero felice.
Ti voglio bene.

Disarmanti

Al nastro dei bagagli.
Bimbo: "Papa', perche' il nastro si e' fermato?"
Papa': "Non lo chiedere a me."
Bimbo: "Mamma, perche' il nastro si e' fermato?"

L'altra sera a cena con la fintasorella ed i fintinipoti.
Il Grande (6 anni): "Zia, ma tu che lavoro fai?"
Io: "Faccio un lavoro che ha nome difficile, project manager, ma e' semplice semplice, praticamente a qualcuno viene un'idea ma non sa come realizzarla allora viene da me ed io cerco le persone che la possono realizzare e tutti insieme facciamo in modo che sia proprio come la vuole lui."
Silenzio.
Il Grande: "Mamma, che lavoro fa la zia?"

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