Oggi abbiamo fatto l'albero

Io: "La notte di Natale lasciamo le luci dell'albero accese così Babbo Natale lo vede e atterra con la slitta e le renne. Considerando che sarà stanco e magari ha un po' fame, gli vogliamo lasciare lì vicino qualcosa da mangiare?"
C: "No, mangia a casa sua"
Io: "Ma come mangia a casa sua?!"
C: "Babbo Natale ce l'ha una casa?"
Io: "Sì, certo che ha una casa"
C: "E allora mangia a casa sua"
...
Il treenne di casa è molto ospitale.

L'anno dei 40

Quest'anno ho compiuto 40 anni.
Lo voglio scrivere perche' questo anno e' stato bellissimo e ne voglio tenere traccia. 
E mancano ancora piu' di tre settimane, chissa' quante cose ancora.

Cominciamo.
A gennaio e' nato Mini.
Fino a meta' novembre sono stata a casa in maternita'. Ho accudito Mini e mi sono coccolata Cruscotto.
A marzo ho ricominciato a correre e mi ci sono impegnata.
Il primo dicembre ho corso per la prima volta piu di due ore (19 km) e il quattro dicembre ho corso 10 km sotto l'ora. [Piccola aggiunta: il 31 dicembre ho corso la mia prima 10k competitiva a Roma].
A ferragosto, il giorno del mio compleanno, ho tagliato il traguardo di una 10 km portata in trionfo da due amici mentre lo speaker della gara cantava "tanti auguri a te" e il Rinci a meta' gara mi incitava con Cruscotto nel seggiolino della bici.
A meta' novembre sono rientrata al lavoro scoprendo di essere veramente apprezzata, ho letto la felicita' vera nelle persone che gia' conoscevo e in quelle che avevano solo sentito parlare di me solo perche' hanno scoperto che avremmo lavorato insieme su un progetto.
A ottobre e novembre, grazie ad una serie infinita di coincidenze, ho avuto modo di parlare/vedere/abbracciare tre dei miei ex studenti delle superiori e mi hanno detto delle cose davvero molto belle.
Ho passato meta' giugno, tutto luglio e tutto agosto - si', due mesi e mezzo - in campeggio con i miei pupotti.
Ad agosto ho dato ripetizioni di matematica al malcapitato di turno con l'esame a settembre - ogni anno ce n'e' uno - che ha cominciato ad amare la matematica, mi ha scritto una poesia per il giorno del mio compleanno e ha preso un voto altissimo all'esame di settembre, guadagnandosi dei crediti ma soprattutto una bella dose di autostima che, a 17 anni, non fa male.
Ho cucinato tanto per il mio amore. Il mio amore che e' sempre piu' grande, che ormai non dobbiamo neanche piu' parlare perche' pensiamo le stesse cose nello stesso momento. Amo il mio Rinci.
In questo anno soprattutto sono stata tanto tanto tempo con i miei figli, Cruscotto e' nell'anno dei tre anni e Mini e' nel suo primo anno, entrambi scoprono il mondo, scoprono le relazioni ed io sono con loro. 
E' una gioia incredibile stare con loro, chiacchierare con Cruscotto, rispondere alle sue domande, partecipare ad ogni progresso di Mini di persona.
Quando sono rientrata dalla maternita' di Cruscotto era estate, io in ufficio, lui al mare coi nonni, lo vedevo solo il sabato e la domenica. Ho lavorato tanto in questi anni, spesso arrivavo a casa che lui gia' dormiva, e' cresciuto senza di me, ho concentrato il tempo nei fine settimana passando con lui quello che spero sia stato "quality time". Quindi questo anno passato con loro per me e' un regalo meraviglioso, quei due mesi e mezzo al mare rimarranno indelebili nella mia memoria, vivo questo anno come un dono vero.
(La foto è il risultato di uno dei tanti pomeriggi con tempere a dita.)

Tutto in un anno, tutto nell'anno dei 40 anni. 
Solo una cosa da aggiungere.
Grazie.

Sto per esplodere

Cruscotto sta avendo un po' di problemi a scuola, piange, vuole la mamma e gira tutto il giorno con il peluche amico o con la "maglietta nera" al collo (una mia maglietta che lui usa come copertina di Linus).
Il tutto è cominciato dopo che è stato a casa una settimana per una brutta febbre, prima andava abbastanza bene.
Sono due giorni che, utilizzando la tattica del portare prima Mini al Nido, quando lo porto a scuola è abbastanza tranquillo e le maestre mi dicono che anche durante il giorno è sereno, ma... fa le scenate quando usciamo, nel senso che si mette a piangere ed urlare nel cortile della scuola chiedendo cose impossibili da avere (usare l'uscita d'emergenza, il nonno, ...).
Oggi non la smetteva, tutti quelli che uscivano mi chiedevano cosa avesse, avevo in braccio Mini e non potevo quindi prendere Cruscotto in braccio ed andarmene, doveva collaborare. Ad un certo punto arriva una nonna con bimbo, si ferma e mi chiede se può fare qualcosa ed il nipote dice: "quello è C, è scemo", ho aspettato che la nonna lo rimproverasse ma ho aspettato invano... non sono riuscita a reagire quindi ora sto malissimo.
Sto male perché mio figlio è infelice e non riesco a capire il perché, sto male perché non l'ho difeso e sto male perché non so più che fare.
È il caso che chiami la psicologa della scuola o è prematuro/sbagliato/inutile?

Mamma degenere?

Al parco.

Un paio di settimane fa un papà si è preso la briga di dirmi che mio figlio era caduto e si era sbucciato un ginocchio.
Caro papà, a parte che se l'hai visto tu l'ho visto anch'io, se cade, si sbuccia il ginocchio, si rialza e corre allo scivolo, io no, non intervengo.

Oggi una nonna è corsa a raccoglierlo perché è caduto e piangeva, nonostante io le abbia detto, mentre mi avvicinano (con Mini nel passeggino, lentamente) "signora, sono qua, lasci stare".
Cara nonna, è mio figlio, ha tre anni, maschio, l'ho visto cadere un numero di volte che tende all'infinito, so da lontano se è spaventato, se si è fatto male, se è il caso di correre o se si può andare con calma. Ma soprattutto, è mio figlio, se ti dico "sono qua, lasci stare" e tu vai lo stesso, la tua smette di essere una gentilezza e diventa invadenza.

Non gli tolgo gli occhi di dosso mai, ma lo lascio giocare (a meno che non chieda di giocare con me), non gli dico "attento" ogni tre secondi e non mi scapicollo se cade,  sono sbagliata io? Mi viene il dubbio.
Si sentirebbe più protetto se mi comportassi altrimenti o solo più soffocato?

Sempre piu' Forrest

La vita in campeggio e' rilassata ma densissima, le giornate con due bambini mediopiccoli sono piene di impegni e passano veloci.
Mini e Cruscotto quest'anno hanno esigenze ed orari molto diversi ed io cerco di dividermi al meglio tra i due senza far torto a nessuno. Sono sempre in movimento (al sesto mese di Mini sono tornata al peso di prima della gravidanza ... di Cruscotto!) perche' in campeggio anche per andare a lavare i piatti sono 50 metri, in salita e con i secchi, la mattina passa senza che me ne accorga ed i pomeriggi sono sempre uguali, scanditi dagli stessi impegni: addormento Mini, lavo i piatti, addormento Cruscotto, un'ora di ripetizione di matematica al figlio di un'amica, caffe', bucato (perche' la frutta di uno e il pomodoro dell'altro vanno levati ogni giorno), frutta e poi via di corsa.

Una sera la vicina di roulotte che mi vede sempre in movimento, vede che mi preparo per la corsa e mi chiede: " ma dove trovi anche l'energia per correre?".

Quella domanda mi ha seguito per tutti i miei 10 km e devo dire che la risposta piu' sincera che ho trovato e' questa: "e' la corsa che mi da' l'energia per tutto il resto".
Sara' una questione chimica (endorfine a manetta?) o psicologica, non so, ma funziona.
Un'ora in compagnia di me stessa, dei miei pensieri, mi da' la carica per tutto il resto, mi aiuta a trovare il mio equilibrio e ad essere ... si puo' dire migliore
Sono profondamente convinta che, a volte, un po' di sano egoismo sia altruista.

Devo riconoscere di essere molto fortunata, ho accanto a me l'uomo migliore del mondo: il Rinci si occupa dei piccoli mentre io vado a ritrovare me stessa in pineta, senza di lui non lo potrei fare.
Anche se, a pensarci bene, il suo e' un gesto altrettanto egoistico, perche' quando torno sono piu' felice e, soprattutto, perche' il suo sport e' la bicicletta da strada, e la mattina va a cercare se stesso per due o tre ore in collina (io lo amo per questo eh, non fraintendete!)

In tutto questo correre, senza e con le scarpette, ho scoperto di non essere sola, esiste, su facebook e su twitter, un gruppo di mamme che corrono/camminano che mi sta aiutando tantissimo.
Non conosco nessuna di loro, ma, come in ogni cosa, la condivisione rafforza e, ogni giorno, ormai e' quasi un rito, quando scorro i vari post o tweet mi trovo un po' come in salotto da un'amica e mi sento bene, anche da li' arriva un bel po' di energia perche' il tetris degli impegni per riuscire a trovare quei benedetti 60 minuti per uscire a camminare o a correre e' un problema di tutte le mamme e la soddisfazione di riuscire a farcela e' immensa per tutte. 
Il nome del gruppo e' Runningformommies (@running4mommies su Twitter), se vi interessa l'hashtag e' #runningformommies ... catch us, if you can.

Alla scoperta del mondo

Ieri ho trovato un vermino nella susina, Cruscotto ne è rimasto molto incuriosito, lo ha osservato tantissimo tra lo schifato e l'interessato.
A pranzo oggi mi chiede di trovargli l'animaletto di ieri:
"e io lo p'endo e lo potto là, dalla sua mamma e i' suo papà, così ji insegnano a serpentare".

Dice tutto, la erre quando ne ha voglia,  parole buffe come "bichicletta", e coniuga i verbi tutti regolari, aprito, chiudato, mettato, io leggio, mi teno fo'te, ... non sta zitto mai - mai - ed è curiosissimo.
È veramente un privilegio per me essere in maternità per Mini in un periodo così "di crescita" per Cruscotto, è un'emozione bellissima scoprire le cose insieme a lui e crescere.

Don't panic

Qualche settimana fa siamo andati via per un week end lungo perche' il Rinci aveva una corsa in bici con la squadra.
Ero un po' terrorizzata all'idea di andare via, in albergo (quando C era piccolo preferivamo gli appartamenti in cui potessi avere una cucina a disposizione), con Mini cosi' piccolo, il tiralatte, Cruscotto con crisi di gelosia e ... insomma vedevo il fine settimana tutto in salita ma volevo andare perche' considero un arricchimento per C stare fuori casa, vedere persone nuove, luoghi diversi e poi non potevamo lasciare andare il Rinci tutto solo.
E poi rimanevo sola con bimbi (eh si', le mogli dei compagni di squadra del Rinci gareggiano anche loro) e tiralatte per la mattina della corsa solamente - e avevo anche portato il tablet, che facciamo usare a Cruscotto quasi esclusivamente in viaggio.
La sera prima della corsa mi sono ricordata che l'anno scorso in un'occasione simile ero terrorizzata all'idea di rimanere sola con C in un posto nuovo, senza appoggi, e mi chiedevo come fosse possibile che addirittura avessi perso il sonno per una mattinata sola con C, adesso ne sarei felicissima, e poi ho avuto l'illuminazione: avevo paura. 
Si', ero atterrita dalla paura di avere un attacco di panico, avevo paura di essere sola con un bimbo di un anno e mezzo e avere un attacco di panico.

La cosa peggiore del soffrire di attacchi di panico non sono gli attacchi in se' ma la paura di avere paura, e' quella ad essere paralizzante.

E io non ce l'ho piu'. Non so come quando e perche' questa paura sia svanita, non ci ho mai pensato, ma prendere coscienza della sua scomparsa mi fa stare bene. Benissimo direi.

Un bravissimo attore

Cruscotto rovescia una scatola di spaghetti.
Io: "guarda sono tutti in terra, ti sembra giusto che adesso li dobbiamo buttare? "
C: "no, li uso io."
Ne prende una manciata.
"Guarda un fucile, sono un cacciatore."
Un minuto dopo
"Guarda sono dei pesi, faccio ginnastica"
Tre minuti dopo:
"Guarda sono dei numeri".
Prende gli spaghetti uno ad uno e li appoggia in fila sul divano:
"Uno, due, tre, quattro, sei, sette, otto".
Due minuti dopo, due etti di spaghetti in terra, sette sul divano, Cruscotto sparito.
Mi sono sentita a lezione di recitazione quando ti danno in mano un oggetto (sedia, bastone, pallina, ...) e puoi farlo diventare ciò che vuoi.
Cruscotto sarà un bravissimo attore? Oppure tutti, da piccoli, siamo capaci di sognare, impersonificare, fantasticare e poi perdiamo la maraviglia crescendo?

Cosa regalare ad un bimbo piccolo?

In questi giorni sto svuotando gli scatoloni coi vestiti di C per riciclarli con M e ne ho trovato tanti con l'etichetta, tutti regali, e mi sono resa conto di quanto sia difficile fare un regalo utile ad un bimbo. 
Ho pensato allora di scrivere due righe con qualche semplice regola.
[Ovviamente quanto segue e' la mia opinione personale e non la verita' assoluta]

 Vestiti
- la taglia: per un neonato, se nell'sms dell'annunciazione non c'e' scritto quanti cm e' lungo, chiedete alla mamma del bimbo, non c'e' niente di peggio di una tutina gia' troppo piccola, la commessa poi vi aiutera' a capire cosa e' meglio acquistare. Se il bimbo e' piu' grande chiedete alla mamma "quanti cm veste" il bimbo, non la taglia ma i cm, non basatevi sull'eta' perche' ogni bimbo e' unico e ogni marca e' diversa. Ho tutine da 12 mesi che vestono 72, 74, 78 e 80 cm
- il modello: soprattutto per i piu piccoli, evitate modelli elaborati o con il colletto: i neonati non hanno il collo, il colletto batte sul mento dandogli la sensazione che stia arrivando la pappa e cercano di mangiarselo. 
Fate attenzione alle stagioni, se nasce a settembre e nei negozi trovate solo cose pesanti, non regalate tutine di taglia piccola, non le metterà mai
- il gusto: non regalate secondo il vostro gusto, se i genitori del pupo sono sempre in tuta oppure se vanno al supermercato con tacco 12 e cravatta c'e' differenza, scegliete in base al gusto dei genitori.

Giocattoli
- i bimbi molto piccoli non giocano con giocattoli ma ci sono dei regalini che potete fare che userà più avanti e che ... più ne ha e meglio e': calma gengive, doudou ma soprattutto, il quick win dei regali, il libro di stoffa, noi ne abbiamo diversi, ci si gioca a tutte le eta', si tiene comodamente in borsa, si lava in lavatrice
- per i bimbi un po' piu' grandi invece e' fondamentale conoscere i gusti dell'interessato e dei genitori (ho amici che non danno ai figli giochi con le batterie ma solo giochi creativi possibilmente in legno). Se non vedete il bimbo da un po' chiedete un consiglio ai genitori, ricordatevi che la sorpresa e' per il pupo non per i genitori.
In ogni caso libri e colori (atossici, lavabili, specifici per bambini) vanno quasi sempre bene.

Prodotti per l'igiene
- saranno molto apprezzati perche' costosetti ma dovete fare attenzione, le mamme sono piuttosto fissate sulla natura delle sostanze che spalmano sui figli quindi chiedete ad altre mamme un consiglio oppure informatevi e scegliete prodotti naturali. 

Questi consigli nascono dalla mia personale esperienza ma spero vi siano comunque utili.

#epicfail

Avevo scritto il titolo di questo post giorni fa per ricordarmi di raccontare di quanto io mi senta una fallita nell'educazione di Cruscotto e poi oggi, 26 maggio è successo che...

Siamo andati dai nonni, una volta tornati a casa Cruscotto non ne voleva sapere di dormire, anche se erano le dieci passate, ed è cominciata una scenata tremenda (e non è la prima volta).
Ha cominciato ad urlare, piangere, dare calci. Come sempre quando si comporta così, ho cercato di stare calma, abbracciarlo era impossibile, ha cominciato a picchiarmi e mandarmi via, quando gli ho detto che volevo stare con lui si è appoggiato alla sponda del lettino e ha cominciato ad urlare che voleva cadere, farsi male e andare all'ospedale, ha provato più volte a cadere di testa, sempre urlando "voglio cadere".
È stato in quel momento che ho sentito come qualcosa rompersi dentro, dalle parti dello stomaco. È stato triste vedere un bambino così piccolo, il mio bambino, volersi fare male dalla disperazione di una situazione che non riusciva più a gestire.

Ora sono in cucina che piango mentre mi tiro il latte e scrivo. Mini accanto a me sorride, mi fa sentire meglio ma non basta a farmi stare bene.
Perché è così difficile? Dovrei essere capace di aiutare mio figlio a gestire certe frustrazioni e invece non ne sono in grado.

Mi sento di avere fallito. Ed è davvero terribile.

Lettera #3

Ciao piccolo,
ti scrivo per chiacchierare un po', non abbiamo molto tempo per stare a quattr'occhi noi due.
Tu che sei da poco arrivato in questa gabbia di matti dove tuo fratello la fa da padrone correndo urlando e tappezzando il pavimento di giochi.
Tu che dormi sereno in tutto questo nostro vivere e che quando sei sveglio hai sorrisi bellissimi e sinceri per tutti.
Sei un amore tu ed io vorrei avere più tempo per te e per noi, per costruire un noi due di complicità e di gesti comuni.
Ti voglio bene,
La tua mamma

E ancora ... Marta sui Tubi

E dopo Afterhours e Marlene Kuntz anche i Marta sui Tubi hanno partecipato a Sanremo ed, ovviamente, sono stati grandiosi.

Il nuovo disco (Cinque - la luna e le spine) è molto interessante e come sempre innovativo e "al di sopra".
Solitamente a metà della prima canzone C si avvicina allo stereo e dice "più fo'te mamma, più fo'te" e alza il volume, sono molto fiera di avere un figlio così rock.

Tra le varie attività del Nido che frequenta C c'è musica.
Insieme a due musicisti ascoltano chitarra e pianoforte suonati dal vivo ed imparano a toccare gli strumenti, a suonarli insieme.
C è il più attivo ed interessato fra i bimbi e quando arriva a casa prende la chitarra e suona.
Sono fierissima di questa sua passione e spero che questo suo amore sia mutuato, almeno in parte, dalla nostra (mia e del Rinci) di passione per la musica ed i dischi... d'altronde la tv è sempre spenta e lo stereo sempre acceso, non poteva essere altrimenti!

Dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo
Dormi qui, troppo grande per volarci dentro

Guarda "Marta sui Tubi - Vorrei (official video)" su YouTube

È arrivato

Con tre settimane di anticipo rispetto alla "data presunta" e due rispetto al cesareo programmato, Mini è arrivato.
Mi si sono rotte le acque in un tranquillo venerdì pomeriggio, ho chiamato l'ospedale avvertendo del mio arrivo e da lì ... panico. La frase che ho ripetuto più spesso è stata "ho paura".
In ospedale sono stati tutti bravissimi, il cesareo d'urgenza non è una banalità e sono stata davvero assistita e confortata nel migliore dei modi.
Lo dico perché si sente così spesso parlare di malasanità che mi sembra corretto riportare un'esperienza così positiva.

M, come C, è nato sottopeso e siamo rimasti in ospedale un po' di più.

M è bravissimo. Ormai ha due mesi, ha cominciato a ridere e a seguirmi con lo sguardo quando mi muovo in una stanza.
Sono felice.

Oddio, ci sono momenti della giornata un po' così in cui si piange insieme, mi sento un po' giù, stanca e sola.
Ma per fortuna i figli "ti innamorano" al punto che mi basta guardare M che dorme o fare una corsa con C e mi passa tutto. E poi c'è il mio Rinci che mi aiuta, mi supporta e mi capisce.

La reazione di Cruscotto merita un post a parte. Quando riuscirò.

Un post un po' confuso ma capirete, ho iniziato a scriverlo circa due ore fa.

Tante cose

E' una vita che non scrivo anche se, nel frattempo, e' successo un po' tutto.
Innanzitutto siamo in attesa di un Cruscotto 2.

La situazione e' questa:
sono alla fine dell'ottavo, pare maschio ma non e' siamo proprio sicuri, io voglio il secondo maschio, il Rinci vorrebbe invece una femminuccia, C2 e' podalico per cui forse mi programmano il cesareo tra un paio di settimane e la cosa un po' mi agita, allora svuoto scatoloni di vestiti di C1 e seleziono, lavo, stiro, archivio, metto in valigia...
E' una sensazione strana: Cruscotto e' nato con 17 giorni d'anticipo, non me lo aspettavo, non avevo neanche finito di ricamare il nome sul fiocco da appendere alla porta, al contrario la nascita di Cruscotto 2 forse sara' programmata, che mi fa un po' effetto e mi mette un pochino in agitazione (positiva!). E non ha neanche un fiocco ricamato, il nome non e' ancora sicurosicuro e l'unico nome papabile al momento e' troppo lungo, il piu' lungo nome che vi venga in mente, ecco quello.

Cruscotto cresce, ormai e' un ometto che chiacchiera, dice la sua, ha un carattere forte, e' testardo e pieno di energia. Lo adoro.

La mia gravidanza e' stata bellissima, avrei potuto lavorare anche l'ottavo mese ma un po' che c'erano di mezzo le festivita' e un po' la voglia di stare con il mio piccolo mi hanno convinto a fermarmi al settimo e devo dire che ne sono felice: mi sono goduta mio figlio, le feste, la mia famiglia e, last but not least, mio marito.

Amo il mio Rinci ogni giorno di piu' perche' e' un marito unico ed un padre davvero speciale.

Insomma: sono davvero felice e ve lo volevo dire.

Buon 2013 a tutti.

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