#fridayreads: La Scopa del Sistema, DFW

All'interno di quella trama pazzesca che vi ho raccontato prima, tra i personaggi assurdi che vi ho descritto ci sono descrizioni, riflessioni, parentesi davvero interessanti e poetiche. Di seguito una di quelle che mi ha colpito.

"Vedo le facce di quelli che appartengono e le facce di quelli che non appartengono. Le facce che appartengono appaiono a schiera, come medaglie sul bavero si un'alta uniforme. Le medaglie ballonzolano, perche' gli appartenenti hanno l'andatura spavalda. Le facce degli appartenenti sono penosamente complesse, l'espressione di ciascuna e' creata e suscitata, tramite processi che mi sono oscuri, dalle facce che ha accanto. Queste strutture si intrecciano e si amalgamano, poiche' ancora non hanno cominciato ad azzuffarsi. Ovviamente le facce di quelli che non appartengono sono facce regolabili da Vance Vigoreous, con tanto di occhi neri. Molte di queste facce sono chine, per paura di inciampare su una radice, per paura d'esser viste inciampare su una radice. Sono le facce che non dormono, che dormono male, che dormono sole, e che si sforzano di pensare ad altro quando odono determinati rumori provenire dalla stanza accanto. Intuisco nei giocatori di frisbee, che sto continuando a osservare, un tasso altissimo di non-appartenenza. Le tracce dell'attrezzo sono tenui scie tra un giocatore e l'altro, linee che vengono spazzate e infrante come seta di ragno dal vento dietro i campi sportivi della Memorial Hill. Le facce dei non appartenenti sono le facce instabili che invece sono stabili, le facce auto-definite, le facce definite dal non appartenere a un luogo che e' definito dall'appartenenza. Sono quelle facce che, tutelate e imprigionate, guardano da dietro il filo spinato dei confini della proprio struttura, le facce che sanno che, per la mera grazia di un Dio rinomato per l'arbitrarieta' della sua grazia, sono loro che dovrebbero trovarsi legate e rinchiuse negli sgabuzzini del college. Facce che sono irraggiungibili da cosi' lontano, e che ti guardano attraverso, e che ti classificano in un istante, contro la propria e la tua volonta'."
cit. David Foster Wallace

Evangelisti, Gaiman e DFW

In queste settimane al mare ho letto tre - bei - romanzi, quello che sto leggendo ora e' il piu' incredibile di tutti. Ma andiamo con ordine.

Partenza con Valerio EvangelistiIl Castello di Eymerich, un bel romanzo ma devo dire meno sorprendente degli altri della serie. ***
Eymerich alle prese con i misteri di un castello in cui si susseguono accadimenti strani e di origine oscura, riuscira' con il suo acume e la sua lungimiranza a dipanare la matassa, facendo anche un po' di giustizia, a modo suo.

Intermezzo con Neil GaimanIl figlio del cimitero, adoro i romanzi per ragazzi e questo devo dire che non mi ha deluso - Gaiman non delude mai. Storia avvincente con personaggi affascinanti, consigliatissimo a qualsiasi eta'. *****
Bod (diminutivo di Nobody) arriva gattonando in un cimitero nella notte in cui un misterioso assassino uccide i genitori e la sorella. Cresce nel cimitero, acquisendone poteri e segreti fino al momento di affrontare il mondo. Mondo in cui l'assassino lo sta ancora aspettando.

Sul finale il romanzo che sto leggendo in questi giorni (ho superato la meta' questa notte - impossibile smettere di leggerlo) La scopa del sistema di David Foster Wallace. So di aver scoperto l'acqua calda (non e' la prima volta) ma devo dire che DFW e' unico, sorprendente, trascinante, tanto incredibile da diventare credibile. Personaggi estremamente personaggi descritti e raccontati in maniera superba con una scrittura cosi' originale da rendere DFW davvero unico. *****
Lenore e' alla ricerca della bisnonna 92enne (Lenore) scomparsa dalla casa di cura e nel suo interrogarsi ci fa incontrare personaggi assurdi quanto veri, il padre ricchissimo e padrone di tutta la citta', il fratello genio dal luciferino aspetto che vive di alcool e marijuana, l'altro fratello ancora piu' genio anoressico e fissato con i quiz, un ricchissimo industriale il cui obiettivo e' mangiare a tal punto da occupare tutto lo spazio con le proprie dimensioni, il fidanzato (o no?) geloso ed ossessivo, il pappagallo che inizia - miracolosamente? - a parlare tra il sacro e il - molto - profano ...
Magari ci scrivo un post a parte, meglio.

Il mio compleanno

Compiere gli anni a Ferragosto e' per me un privilegio: e' sempre festa. 
Compiere gli anni in una giornata di festa, per giunta in estate, e' bellissimo, tutti sono allegri, c'e' atmosfera sempre.
Ieri e' stata proprio una giornata speciale, cominciando dalla "Marcetta di Ferragosto", una 10 km non competitiva che ho corso per la prima volta sotto l'ora (non e' un gran risultato in assoluto ma per me e' un traguardo raggiunto) ma soprattutto a venti metri dal termine della gara mi hanno portato Cruscotto e ho tagliato il traguardo con lui in braccio... che emozione. Non c'e' nulla di piu' soddisfacente dello "riuscire" e condividerlo con qualcuno.
A pranzo abbiamo mangiato un po' di tutto tutti insieme, le solite tavolate ragazzi e adulti, Cruscotto con i ragazzi, inutile dire che si e' divertito un mondo.
E poi il gran finale, il Trailman e il Rinci hanno organizzato una sorpresa per tutti, ci hanno detto a che ora trovarci e come vestirci (e truccarci), siamo partiti senza sapere la meta e siamo arrivati a Livorno, al cinema... il cinema a Ferragosto!? 
Ebbene si': ci siamo visti, in una sala totalmente vuota, Grease in sing-a-long version. Noi (dodici in tutto) vestiti piu' o meno a tema, a cantare e ballare (il cinema vuoto e' stato un gran vantaggio, eh), alla fine abbiamo anche chiesto alla donna addetta alla pulizia della sala di farci una foto tutti insieme sotto i titoli di coda. 
Una serata bellissima, degna conclusione di un compleanno emozionante, davvero.

Spi

Sono stanca ma tanto felice, mi godo Cruscotto e anche la corsa, e anche il Rinci e anche la vela, insomma... tutto.
Nella foto (fatta con il telefono, abbiate pieta') lo spi che abbiamo montato per la prima volta ieri: bello e divertentissimo.

Oggi

Oggi ho fatto gli esercizi di matematica per il test di ammissione ad Architettura con la mia pupilla - per la prima volta con il passeggino accanto (e Cruscotto che dormiva) - l'anno scorso con il pancione (e Cruscotto che scalciava continuamente).
Oggi mi sono innervosita per una cosa di lavoro - e poi me la sono dimenticata - un anno fa non sarebbe mai successo, che me la dimenticassi intendo.
Oggi sono andata in barca con la paura e l'ho vinta. Il mare era ondosissimo (si dice?) e tirava un vento di maestrale tremendo, forte forte. Prima di salire ho pensato di dire "oggi proprio non ce la faccio" ma non l'ho detto e sono salita; prima che fosse il mio turno al timone ho pensato di dire "Maestro, oggi proprio non me la sento" ma non l'ho detto, ho preso il timone e ho governato la barca, in un mare difficile e ce l'ho fatta.
Oggi ce l'ho fatta. 
Sono felice di aver un passeggino accanto, un Rinci sempre vicino e sono orgogliosa di me stessa.
Ogni tanto una giornata cosi' ci vuole.

Si (ri)parteeeee

Stiamo per partire per il mare ma questa volta e' per ferie, siiiii.
Ho proprio bisogno di tre settimane di: Cruscotto, amici, campeggio, mare, sole, corse, sabbia, mangiate di pesce, tutto insomma ...

Vi auguro un Agosto proprio come voi lo volete, intanto io a Ferragosto compio gli anni.

A Scuola di Vela

Per i 40 anni del Rinci gli ho regalato un corso di vela, suo sogno da sempre, siccome i soldi sono di entrambi ho pensato che il regalo vero potesse essere farlo insieme; ho sentito un po' di amici, due si sono aggiunti ed eccoci qua: equipaggio formato. 
[La mia amica e' un mito e adesso abbiamo magliette - gialle - e cappellini uguali. Quando ci presentiamo a Scuola ci guardano tutti.]
La vela e' una di quelle cose che non mi interessa particolarmente e di cui ho anche un po' paura.
Per una persona che soffre di attacchi di panico essere in mezzo al mare con la possibilita' di rientrare a terra solo se c'e' vento e se ce la fai a sfruttarlo bene, non e' proprio il massimo.
Eppure mi sono detta "ce la voglio fare".
Sono andata un po' contro alla mia natura e alla prima lezione ho preso il boma in testa (non lo dite a nessuno), ma sono contenta cosi'. 
Sono contenta perche' il Rinci ha sorriso fino alle orecchie quando ha visto che sul buono per il corso c'era anche il mio nome, perche' e' una cosa in piu' da condividere, perche' non sono stata male per niente e il mare aperto mi e' piaciuto, il sole, il vento, gli amici. Sono contenta.
Certo se decide di fare il corso avanzato lo fa da solo, eh.

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