Caro Ranocchio, questa e' la prima lettera che ti scrivo qui sul blog, la scrivo oggi perche' e' un giorno importante.
Oggi e' l'ultimo giorno di "noi", noi due da soli insieme.
Da domani saremo al mare coi nonni - e senza il babbo - e poi starai al mare un po' con i nonni, senza mamma e papa', perche' devo ricominciare a lavorare. Abbiamo pensato che sia meglio per te stare al mare coi nonni che all'asilo in pianura dove fa caldo e ci sono le zanzare; ci aspettano due mesi diversi e che, forse, saranno un po' difficili, di sicuro per la mamma che ancora non lo sa se ce la fa a stare lontano da te. Ma poi arriva Agosto e staremo insieme, io, te ed il babbo, e facciamo la famigliola felice come facciamo ora con i balli a tre, in cui tu stai stretto in mezzo fra noi, e i bacetti stereo, babbo su una guancia ed io sull'altra, a ripetizione.
Sono gia' passati nove mesi, nove mesi in cui abbiamo riso e abbiamo pianto, a volte insieme, a volte tu piangevi ed io cercavo di farti ridere ridendo, o cantando. Io piango anche ora, mentre scrivo, perche' e' davvero difficile chiudere un capitolo cosi' bello, e poi tu lo sai che la mamma si commuove sempre, no?
Sono stati nove mesi meravigliosi ed indimenticabili, nove mesi di te e di me, di biberon, pappe e pannolini, di occhi negli occhi, di stare abbracciati, di bacetti sulla pancia, morsini sui piedi e risate di pancia.
I singoli giorni di questi nove mesi svaniranno dalla nostra memoria, tua e mio, ma non dai nostri cuori, di sicuro non dal mio.
Adesso stai dormendo, starei tutto il tempo a guardarti mentre dormi, da quando eri piccolo piccolo, mi piace guardarti dormire, sei un bambino meraviglioso e la tua mamma e' davvero felice.
Ti voglio bene.