Intrattenimento

Durante queste vacanze ho fatto una piacevole scoperta di cui sono così felice che voglio tenerne traccia.

Cruscotto è un bambino molto sveglio e, come tutti i treenni di oggi, è molto stimolato, mille giochi diversi, amici, scuola, … inoltre noi siamo il tipo di genitori che gioca parecchio con i figli proponendo giochi sempre nuovi o provando a far evolvere i “soliti” giochi.
A scuola mi hanno detto che è un bambino che deve essere costantemente impegnato altrimenti si annoia, gli viene in mente la mamma e piange, questa cosa un po’ mi aveva spaventato, ne ho parlato con la sua maestra del Nido che me lo ha confermato dicendomi “E’ normale Asile, da sempre lo intrattenete molto, se tu lo mettessi davanti alla tv, invece di giocare con lui, non sarebbe così” ovviamente la sua era una provocazione ma io un po’ mi sono preoccupata.

Cruscotto è abituato fin da piccolo a viaggiare, avendo metà della famiglia a Roma è piuttosto normale che sia da sempre abituato a “stare” in ambienti diversi dalla propria casa, inoltre facciamo spesso gite in giornata e quindi mangia fuori senza problemi, ovviamente non stiamo mai seduti al ristorante per ore ma ci si ferma per mangiare nei locali più svariati e vari e non abbiamo mai avuto bisogno di fargli vedere un filmino sul telefono, di solito portiamo un librino o degli stickers per il tempo che intercorre tra l’ordine e l’arrivo del piatto, se non ce l’abbiamo sfruttiamo il tempo lavando molto bene le mani e facendo pipì molto lentamente (se abbiamo il librino le mani le laviamo lo stesso, tranquilli, solo che lo facciamo più velocemente) e poi mangiamo, perché’, da sempre, gli abbiamo insegnato che ci si siede a tavola per mangiare, punto.

[E adesso arrivo al punto, giuro].

Ebbene, nel viaggio di ritorno in auto da Roma post vacanze, altrimenti detto “Viaggio della Speranza 2” (l’1 è l’andata), il mio treenne mi ha molto stupito: ha dormito tutta la mattina quindi dopo il pranzo non aveva sonno e, mentre il Rinci e Mini dormivano, guardava fuori dal finestrino, ogni tanto mi diceva “mamma guarda il treno”, “mamma guarda quel camion come è grande” ma per quasi tutto il tempo è stato zitto a guardare il mondo, non so se si stesse annoiando oppure fosse comunque intrattenuto dalla visione di tutto quello che gli passava accanto ma è stato davvero bravissimo.
E’ un bambino a cui piace giocare e “lavorare” ma, evidentemente, è anche capace di auto-intrattenersi o annoiarsi, e io lo trovo bellissimo.

Oggi abbiamo fatto l'albero

Io: "La notte di Natale lasciamo le luci dell'albero accese così Babbo Natale lo vede e atterra con la slitta e le renne. Considerando che sarà stanco e magari ha un po' fame, gli vogliamo lasciare lì vicino qualcosa da mangiare?"
C: "No, mangia a casa sua"
Io: "Ma come mangia a casa sua?!"
C: "Babbo Natale ce l'ha una casa?"
Io: "Sì, certo che ha una casa"
C: "E allora mangia a casa sua"
...
Il treenne di casa è molto ospitale.

L'anno dei 40

Quest'anno ho compiuto 40 anni.
Lo voglio scrivere perche' questo anno e' stato bellissimo e ne voglio tenere traccia. 
E mancano ancora piu' di tre settimane, chissa' quante cose ancora.

Cominciamo.
A gennaio e' nato Mini.
Fino a meta' novembre sono stata a casa in maternita'. Ho accudito Mini e mi sono coccolata Cruscotto.
A marzo ho ricominciato a correre e mi ci sono impegnata.
Il primo dicembre ho corso per la prima volta piu di due ore (19 km) e il quattro dicembre ho corso 10 km sotto l'ora. [Piccola aggiunta: il 31 dicembre ho corso la mia prima 10k competitiva a Roma].
A ferragosto, il giorno del mio compleanno, ho tagliato il traguardo di una 10 km portata in trionfo da due amici mentre lo speaker della gara cantava "tanti auguri a te" e il Rinci a meta' gara mi incitava con Cruscotto nel seggiolino della bici.
A meta' novembre sono rientrata al lavoro scoprendo di essere veramente apprezzata, ho letto la felicita' vera nelle persone che gia' conoscevo e in quelle che avevano solo sentito parlare di me solo perche' hanno scoperto che avremmo lavorato insieme su un progetto.
A ottobre e novembre, grazie ad una serie infinita di coincidenze, ho avuto modo di parlare/vedere/abbracciare tre dei miei ex studenti delle superiori e mi hanno detto delle cose davvero molto belle.
Ho passato meta' giugno, tutto luglio e tutto agosto - si', due mesi e mezzo - in campeggio con i miei pupotti.
Ad agosto ho dato ripetizioni di matematica al malcapitato di turno con l'esame a settembre - ogni anno ce n'e' uno - che ha cominciato ad amare la matematica, mi ha scritto una poesia per il giorno del mio compleanno e ha preso un voto altissimo all'esame di settembre, guadagnandosi dei crediti ma soprattutto una bella dose di autostima che, a 17 anni, non fa male.
Ho cucinato tanto per il mio amore. Il mio amore che e' sempre piu' grande, che ormai non dobbiamo neanche piu' parlare perche' pensiamo le stesse cose nello stesso momento. Amo il mio Rinci.
In questo anno soprattutto sono stata tanto tanto tempo con i miei figli, Cruscotto e' nell'anno dei tre anni e Mini e' nel suo primo anno, entrambi scoprono il mondo, scoprono le relazioni ed io sono con loro. 
E' una gioia incredibile stare con loro, chiacchierare con Cruscotto, rispondere alle sue domande, partecipare ad ogni progresso di Mini di persona.
Quando sono rientrata dalla maternita' di Cruscotto era estate, io in ufficio, lui al mare coi nonni, lo vedevo solo il sabato e la domenica. Ho lavorato tanto in questi anni, spesso arrivavo a casa che lui gia' dormiva, e' cresciuto senza di me, ho concentrato il tempo nei fine settimana passando con lui quello che spero sia stato "quality time". Quindi questo anno passato con loro per me e' un regalo meraviglioso, quei due mesi e mezzo al mare rimarranno indelebili nella mia memoria, vivo questo anno come un dono vero.
(La foto è il risultato di uno dei tanti pomeriggi con tempere a dita.)

Tutto in un anno, tutto nell'anno dei 40 anni. 
Solo una cosa da aggiungere.
Grazie.

Sto per esplodere

Cruscotto sta avendo un po' di problemi a scuola, piange, vuole la mamma e gira tutto il giorno con il peluche amico o con la "maglietta nera" al collo (una mia maglietta che lui usa come copertina di Linus).
Il tutto è cominciato dopo che è stato a casa una settimana per una brutta febbre, prima andava abbastanza bene.
Sono due giorni che, utilizzando la tattica del portare prima Mini al Nido, quando lo porto a scuola è abbastanza tranquillo e le maestre mi dicono che anche durante il giorno è sereno, ma... fa le scenate quando usciamo, nel senso che si mette a piangere ed urlare nel cortile della scuola chiedendo cose impossibili da avere (usare l'uscita d'emergenza, il nonno, ...).
Oggi non la smetteva, tutti quelli che uscivano mi chiedevano cosa avesse, avevo in braccio Mini e non potevo quindi prendere Cruscotto in braccio ed andarmene, doveva collaborare. Ad un certo punto arriva una nonna con bimbo, si ferma e mi chiede se può fare qualcosa ed il nipote dice: "quello è C, è scemo", ho aspettato che la nonna lo rimproverasse ma ho aspettato invano... non sono riuscita a reagire quindi ora sto malissimo.
Sto male perché mio figlio è infelice e non riesco a capire il perché, sto male perché non l'ho difeso e sto male perché non so più che fare.
È il caso che chiami la psicologa della scuola o è prematuro/sbagliato/inutile?

Mamma degenere?

Al parco.

Un paio di settimane fa un papà si è preso la briga di dirmi che mio figlio era caduto e si era sbucciato un ginocchio.
Caro papà, a parte che se l'hai visto tu l'ho visto anch'io, se cade, si sbuccia il ginocchio, si rialza e corre allo scivolo, io no, non intervengo.

Oggi una nonna è corsa a raccoglierlo perché è caduto e piangeva, nonostante io le abbia detto, mentre mi avvicinano (con Mini nel passeggino, lentamente) "signora, sono qua, lasci stare".
Cara nonna, è mio figlio, ha tre anni, maschio, l'ho visto cadere un numero di volte che tende all'infinito, so da lontano se è spaventato, se si è fatto male, se è il caso di correre o se si può andare con calma. Ma soprattutto, è mio figlio, se ti dico "sono qua, lasci stare" e tu vai lo stesso, la tua smette di essere una gentilezza e diventa invadenza.

Non gli tolgo gli occhi di dosso mai, ma lo lascio giocare (a meno che non chieda di giocare con me), non gli dico "attento" ogni tre secondi e non mi scapicollo se cade,  sono sbagliata io? Mi viene il dubbio.
Si sentirebbe più protetto se mi comportassi altrimenti o solo più soffocato?

Sempre piu' Forrest

La vita in campeggio e' rilassata ma densissima, le giornate con due bambini mediopiccoli sono piene di impegni e passano veloci.
Mini e Cruscotto quest'anno hanno esigenze ed orari molto diversi ed io cerco di dividermi al meglio tra i due senza far torto a nessuno. Sono sempre in movimento (al sesto mese di Mini sono tornata al peso di prima della gravidanza ... di Cruscotto!) perche' in campeggio anche per andare a lavare i piatti sono 50 metri, in salita e con i secchi, la mattina passa senza che me ne accorga ed i pomeriggi sono sempre uguali, scanditi dagli stessi impegni: addormento Mini, lavo i piatti, addormento Cruscotto, un'ora di ripetizione di matematica al figlio di un'amica, caffe', bucato (perche' la frutta di uno e il pomodoro dell'altro vanno levati ogni giorno), frutta e poi via di corsa.

Una sera la vicina di roulotte che mi vede sempre in movimento, vede che mi preparo per la corsa e mi chiede: " ma dove trovi anche l'energia per correre?".

Quella domanda mi ha seguito per tutti i miei 10 km e devo dire che la risposta piu' sincera che ho trovato e' questa: "e' la corsa che mi da' l'energia per tutto il resto".
Sara' una questione chimica (endorfine a manetta?) o psicologica, non so, ma funziona.
Un'ora in compagnia di me stessa, dei miei pensieri, mi da' la carica per tutto il resto, mi aiuta a trovare il mio equilibrio e ad essere ... si puo' dire migliore
Sono profondamente convinta che, a volte, un po' di sano egoismo sia altruista.

Devo riconoscere di essere molto fortunata, ho accanto a me l'uomo migliore del mondo: il Rinci si occupa dei piccoli mentre io vado a ritrovare me stessa in pineta, senza di lui non lo potrei fare.
Anche se, a pensarci bene, il suo e' un gesto altrettanto egoistico, perche' quando torno sono piu' felice e, soprattutto, perche' il suo sport e' la bicicletta da strada, e la mattina va a cercare se stesso per due o tre ore in collina (io lo amo per questo eh, non fraintendete!)

In tutto questo correre, senza e con le scarpette, ho scoperto di non essere sola, esiste, su facebook e su twitter, un gruppo di mamme che corrono/camminano che mi sta aiutando tantissimo.
Non conosco nessuna di loro, ma, come in ogni cosa, la condivisione rafforza e, ogni giorno, ormai e' quasi un rito, quando scorro i vari post o tweet mi trovo un po' come in salotto da un'amica e mi sento bene, anche da li' arriva un bel po' di energia perche' il tetris degli impegni per riuscire a trovare quei benedetti 60 minuti per uscire a camminare o a correre e' un problema di tutte le mamme e la soddisfazione di riuscire a farcela e' immensa per tutte. 
Il nome del gruppo e' Runningformommies (@running4mommies su Twitter), se vi interessa l'hashtag e' #runningformommies ... catch us, if you can.

Alla scoperta del mondo

Ieri ho trovato un vermino nella susina, Cruscotto ne è rimasto molto incuriosito, lo ha osservato tantissimo tra lo schifato e l'interessato.
A pranzo oggi mi chiede di trovargli l'animaletto di ieri:
"e io lo p'endo e lo potto là, dalla sua mamma e i' suo papà, così ji insegnano a serpentare".

Dice tutto, la erre quando ne ha voglia,  parole buffe come "bichicletta", e coniuga i verbi tutti regolari, aprito, chiudato, mettato, io leggio, mi teno fo'te, ... non sta zitto mai - mai - ed è curiosissimo.
È veramente un privilegio per me essere in maternità per Mini in un periodo così "di crescita" per Cruscotto, è un'emozione bellissima scoprire le cose insieme a lui e crescere.

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