they called me the wild rose but my name
Intrattenimento
Oggi abbiamo fatto l'albero
C: "No, mangia a casa sua"
Io: "Ma come mangia a casa sua?!"
C: "Babbo Natale ce l'ha una casa?"
Io: "Sì, certo che ha una casa"
C: "E allora mangia a casa sua"
...
Il treenne di casa è molto ospitale.
L'anno dei 40
Sto per esplodere
Cruscotto sta avendo un po' di problemi a scuola, piange, vuole la mamma e gira tutto il giorno con il peluche amico o con la "maglietta nera" al collo (una mia maglietta che lui usa come copertina di Linus).
Il tutto è cominciato dopo che è stato a casa una settimana per una brutta febbre, prima andava abbastanza bene.
Sono due giorni che, utilizzando la tattica del portare prima Mini al Nido, quando lo porto a scuola è abbastanza tranquillo e le maestre mi dicono che anche durante il giorno è sereno, ma... fa le scenate quando usciamo, nel senso che si mette a piangere ed urlare nel cortile della scuola chiedendo cose impossibili da avere (usare l'uscita d'emergenza, il nonno, ...).
Oggi non la smetteva, tutti quelli che uscivano mi chiedevano cosa avesse, avevo in braccio Mini e non potevo quindi prendere Cruscotto in braccio ed andarmene, doveva collaborare. Ad un certo punto arriva una nonna con bimbo, si ferma e mi chiede se può fare qualcosa ed il nipote dice: "quello è C, è scemo", ho aspettato che la nonna lo rimproverasse ma ho aspettato invano... non sono riuscita a reagire quindi ora sto malissimo.
Sto male perché mio figlio è infelice e non riesco a capire il perché, sto male perché non l'ho difeso e sto male perché non so più che fare.
È il caso che chiami la psicologa della scuola o è prematuro/sbagliato/inutile?
Mamma degenere?
Al parco.
Un paio di settimane fa un papà si è preso la briga di dirmi che mio figlio era caduto e si era sbucciato un ginocchio.
Caro papà, a parte che se l'hai visto tu l'ho visto anch'io, se cade, si sbuccia il ginocchio, si rialza e corre allo scivolo, io no, non intervengo.
Oggi una nonna è corsa a raccoglierlo perché è caduto e piangeva, nonostante io le abbia detto, mentre mi avvicinano (con Mini nel passeggino, lentamente) "signora, sono qua, lasci stare".
Cara nonna, è mio figlio, ha tre anni, maschio, l'ho visto cadere un numero di volte che tende all'infinito, so da lontano se è spaventato, se si è fatto male, se è il caso di correre o se si può andare con calma. Ma soprattutto, è mio figlio, se ti dico "sono qua, lasci stare" e tu vai lo stesso, la tua smette di essere una gentilezza e diventa invadenza.
Non gli tolgo gli occhi di dosso mai, ma lo lascio giocare (a meno che non chieda di giocare con me), non gli dico "attento" ogni tre secondi e non mi scapicollo se cade, sono sbagliata io? Mi viene il dubbio.
Si sentirebbe più protetto se mi comportassi altrimenti o solo più soffocato?
Sempre piu' Forrest
Alla scoperta del mondo
Ieri ho trovato un vermino nella susina, Cruscotto ne è rimasto molto incuriosito, lo ha osservato tantissimo tra lo schifato e l'interessato.
A pranzo oggi mi chiede di trovargli l'animaletto di ieri:
"e io lo p'endo e lo potto là, dalla sua mamma e i' suo papà, così ji insegnano a serpentare".
Dice tutto, la erre quando ne ha voglia, parole buffe come "bichicletta", e coniuga i verbi tutti regolari, aprito, chiudato, mettato, io leggio, mi teno fo'te, ... non sta zitto mai - mai - ed è curiosissimo.
È veramente un privilegio per me essere in maternità per Mini in un periodo così "di crescita" per Cruscotto, è un'emozione bellissima scoprire le cose insieme a lui e crescere.